Il Piano triennale dell'offerta formativa, PTOF, è il “documento fondamentale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”. Tale documento fa riferimento alla Legge 107/2015 recante la “Riforma del sistema nazionale e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ed è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base delle attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal dirigente scolastico ed approvato dal Presidente. Ha una natura triennale. Il Ptof è il documento con cui la nostra scuola comunica e rende comprensibile ai genitori e al territorio la progettazione educativa e didattica e le ragioni pedagogiche che la sostengono. Sono presenti le scelte educative e didattiche che concorrono alla crescita armonica ed alla formazione delle bambine e bambini che la frequentano.
Il Ptof è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. La funzione è di consentire alle famiglie di conoscere ed illustrare tutti i servizi offerti dalla scuola, i suoi doveri e i suoi diritti, consentendo al personale di identificarsi con il progetto didattico della scuola.
Il Ptof è un documento dinamico che aggiornato di anno in anno consente di registrare l'attività della scuola dell'infanzia e orientare il cambiamento, trovando punti d'incontro col territorio e le famiglie.
Nei primi anni '60, il quartiere della Bornata di Brescia era una zona tranquilla, poco abitata, c'era una strada che indirizzava a Verona e sui Ronchi verdi, le famiglie vivevano ancora in cascinali alle prese con il lavoro dei campi; la veloce industrializzazione e la costruzione di nuove case e complessi residenziali, resero necessaria l'istituzione di una nuova parrocchia che accogliesse le nuove famiglie giovani e nacque la Parrocchia di S. Stefano Protomartire, con il parroco Don Stefano Buila. Di lì a poco vi fu la necessità di erigere, nel terreno di pertinenza della stessa, la Scuola Materna. La posa della prima pietra avvenne alla presenza del Vescovo Monsignor L. Morstabilini il 14 Marzo 1965, che celebrò la messa benedicendo tutto il complesso parrocchiale. Il 1 Ottobre 1965 i locali della scuola furono aperti per accogliere gli alunni all'inizio dell'anno scolastico 1965/1966. Gli iscritti furono di 86 alunni, in aumento ogni anno. Le prime insegnanti furono due suore Dorotee da Cemmo, che lasciarono il posto dopo pochi anni ad insegnanti laiche. Con la Legge N. 62-10 Marzo 2000, la nostra scuola ha ricevuto il riconoscimento di scuola paritaria.
La scuola è situata all'ingresso est della città, ai piedi dei Ronchi in una zona di grande passaggio, ciò comporta anche la frequenza di bambini provenienti da altri quartieri, si preoccupa quindi di offrire un ambiente accogliente e strutturato per poter rispondere ai bisogni dei bambini nella loro pluralità. Il territorio offre la possibilità di uscite didattiche, di aver relazioni con la Fondazione Museo di S. Giulia e la Pinacoteca per partecipare a laboratori didattici, e la presenza di parchi pubblici sicuri e recintati per effettuare delle passeggiate. Naturalmente i rapporti con la Parrocchia di S. Stefano sono vivi e collaborativi, la figura del Presbitero è presente e disponibile.
La Scuola dell'Infanzia S. Stefano è un ente parrocchiale di ispirazione cristiana appartenente alla Federazione Italiana Scuole Materne (FISM). Sono sempre puntuali i rapporti con gli Enti e le Associazioni culturali, gli uffici dell'Usp, e Ats, soprattutto in tempi di pandemia da Covid-19.La scuola ha firmato una Convenzione con il Comune di Brescia per il sostegno all'esercizio economico di ogni sezione funzionante e la regolamentazione dei servizi offerti dalla scuola stessa, nel rispetto della autonomia scolastica.(Delibera N. 66, 17 Giugno 2016).
La famiglia è l'ambiente naturale all'interno del quale si realizza la prima educazione dei figli, ogni bambino giunge alla scuola dell'infanzia con una storia, è diverso ed unico e riflette la diversità degli ambienti di provenienza, la nostra scuola si propone come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e valorizzare le potenzialità di ognuno,il bambino è al centro dell'azione educativa, atta allo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, delle competenze, e lo avvia alla cittadinanza (Indicazioni nazionali 2012). Essendo di ispirazione cristiana condivide i principi contenuti nel Progetto Educativo: traduce i valori del Vangelo nel vivere quotidiano, nello stimolare e creare situazioni di collaborazione, rispetto, accettazione; attraverso le attività didattiche contribuisce alla costruzione e al rafforzamento dell'immagine positiva di sé e la fiducia nelle proprie capacità.
Dall'anno scolastico 2019/2020 la Nostra scuola è diventata Bilingue: ogni giorno un'educatrice madrelingua inglese è presente in modo alternato nelle sezioni e nel rispetto delle Norme per il contenimento da contagio da Covid-19, affiancando i bambini nei momenti di routine,nelle attività dei progetti, conversando con loro;in altre occasioni lavora con il piccolo gruppo in base all'età e con l'ausilio della LIM gioca, rende partecipi i bambini che possono fruire dell'uso positivo e intenzionale di uno strumento multimediale ed interattivo. Accompagnano le attività canzoni e visione di video in lingua inglese appositamente concepiti per “imparare giocando”.
Il bambino così si rapporta non solo con una lingua parlata diversa, ma con tradizioni, usanze che aprono la mente al nuovo e alla scoperta del Mondo. Attività manipolative e creative sono le attività pratiche che consentono ai bambini di dare una “forma” all'esperienza vissuta.
La scuola dell'infanzia ha come finalità lo sviluppo armonico ed integrale del bambino, nella sua individualità, irrepetibilità e globalità, “è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, spirituali e religiosi” come previsto dalle Indicazioni Nazionali 2012, la nostra scuola ha adottato il Progetto Educativo della Fism che esplicita l'ispirazione cristiana come elemento costitutivo essenziale della scuola stessa, dove il bambino è il centro di ogni azione educativa per ampliare gli orizzonti di vita, nella conquista di sé, dell'autonomia, e nella realizzazione di sé. L'azione educativa è volta a promuovere il pieno sviluppo del bambino attraverso la testimonianza dei valori, la parola, le competenze professionali in alleanza con le famiglie ed il territorio.
Secondo le Indicazioni Nazionali 2012, la scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza, che si traduce in :
Consolidare l'identità significa: vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quella di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante in un territorio, membro di un gruppo, appartenente ad una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi,riti, ruoli.
Sviluppare l'autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà, qualità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l'altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto, l'attenzione al punto di vista dell'altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell'ambiente e della natura.
Tali finalità sono perseguite attraverso l'organizzazione di un ambiente di vita , di relazioni e di apprendimenti di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e la comunità.
I traguardi di sviluppo orientano le insegnanti lungo la progettazione, indicano piste di lavoro da seguire, per organizzare con attenzione e responsabilità esperienze di vita che mirano a promuovere le competenze di ogni bambino.
Sono i campi del “fare e dell'agire”: attraverso l'esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti, ognuno offre un insieme di situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di stimolare e accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell'identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene e male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEE
(Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, 2018)
Competenze in materia di: regole del vivere sociale,per riflettere sul senso e le conseguenze delle azioni. I temi dei diritti e doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano terreno fertile per favorire una capacità di incontro e dialogo, di approfondimento culturale e la possibilità di trovare risposte alle domande di senso.
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l'uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola e all'aperto.
Controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEE (2018)
Competenze: conoscenza del proprio corpo per l'esplorazione dello spazio, capacità di comunicare e relazionarsi con gli altri in modo adeguato ed efficace.
Attraverso la promozione del valore del rispetto delle regole concordate e condivise, acquisire e consolidare il senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell'aggressività e di qualunque forma di violenza.
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione...); sviluppa interesse per l'ascolto della musica e la fruizione di opere d'arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEE (2018)
Capacità di esprimersi con modalità diverse, fruire in modo consapevole di beni artistici,ambientali e culturali riconoscendone il valore per l'identità sociale e culturale, comprenderne la necessità della salvaguardia e tutela.
Acquisizione di processi di cooperazione e socializzazione, senso di appartenenza a una comunità e apertura a culture diverse.
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, raccona e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEE (2018)
Competenze alfabetiche funzionali
Competenze multilinguistiche
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta qualità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà accadere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne funzioni e possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/indietro. Destra/sinistra, sopra/sotto...; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEE (2018)
Competenze matematiche, scientifiche, tecnologiche.
IL CURRICOLO
Il curricolo come “ proposta educativa in risposta ai diritti ed ai bisogni dei bambini”.
Dalla attenta osservazione dei bambini, dei loro bisogni e necessità, il Collegio delle Insegnanti formula e predispone le proposte educative tenendo conto di alcuni fattori:
le finalità della scuola dell'infanzia e i traguardi di sviluppo delle competenze che devono essere raggiunti dai bambini nell'arco del triennio di frequenza.
I campi di esperienza, intesi come i campi “dell'agire e del fare”
I risultati delle osservazioni fatte dalle insegnanti nei confronti dei bambini Le esigenze ed aspettative delle famiglie e del territorio
La programmazione delle attività avviene a livello collegiale, con il coinvolgimento di tutte le insegnanti,e i collaboratori esterni; viene verificata in itinere ed adattata alle reali esigenze dei bambini.
La programmazione didattica si divide in unità di apprendimento, che si estrinsecano in progetti e laboratori. Si individua una situazione-stimolo per introdurre gli argomenti, che verranno poi sviluppati in sezione in progetti stabili ed altri trasversali tra loro. Per alcuni progetti ci si avvale della collaborazione di figure professionali che collaborano stabilmente da anni.
In ottemperanza alle Indicazioni del Ministero della Salute ed in applicazione del “ Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di Istruzione per l'anno scolastico 2021/22 del ministero dell'Istruzione, la nostra scuola ha subito delle modifiche nella strutturazione degli spazi su entrambi i livelli.
PIANO TERRA: un atrio d'ingresso accoglie lo spazio per i guardaroba dei bambini, vi è l'affaccio e l'accesso alle due aule, ai servizi igienici, all'ufficio della segreteria.
Al piano terra avviene l'ingresso e l'uscita di un gruppo sezione.
E' stata isolata una zona per il ricevimento dei pasti e loro preparazione. I servizi igienici sono ad uso di entrambe le sezioni e igienizzati ad ogni utilizzo.
Le aule ad uso esclusivo del gruppo classe e sono strutturate in angoli di interesse ed arredi contenenti giochi, materiali di libero accesso; angolo per le attività grafico pittoriche; spazio per giochi di costruzione.
Tale organizzazione consente di svolgere la giornata orientando il bambino a vivere l'ambiente con senso di appartenenza, sentendosi libero di sperimentare avendo a disposizione materiale di vario genere, strutturato e non, dove poter fare e sbagliare ed acquisire maggior fiducia e sicurezza in sé e le sue capacità. Nelle attività proposte dall'insegnante e all'interno dei circle-time, si vuol dare spazio alla riflessione, alla ricerca di soluzioni condivise, alla capacità di ascolto e controllo per un avvio alla cittadinanza attiva e sempre più consapevole della presenza dell'altro e della propria identità.
PIANO INTERRATO: zona accoglienza di un gruppo sezione, area circoscritta ad uso guardaroba dei bambini.
Si affaccia un sezione ad uso diversificato: accoglienza dei bambini al mattino , tempo post pranzo, poiché dotata di LIM per attività interattive viene utilizzata per le attività multimediali ed interattive sia musicali che nel progetto lingua inglese.
Un'aula strutturata per lo svolgimento del tempo prolungato.
Una piccola aula è predisposta per l'isolamento di sospetti casi Covid-19.
Il salone accoglie i gruppi sezione in maniera alternata per l'attività psicomotoria; uno spazio protetto e ben suddiviso accoglie i bambini più piccoli nel momento del riposo pomeridiano.
Ci sono servizi igienici e la cucina.
La Scuola è circondata su tre lati da un grande giardino piantumato ed attrezzato con giochi e spazi per le attività all'aperto, le due aule del piano terra hanno l'affaccio e l'acceso al giardino.
Le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria, hanno visto una rimodulazione non solo degli spazi ma è stata ripensata l'organizzazione dei progetti sulla base del gruppo eterogeneo dei bambini, come in termini di tempi adeguati e l'atmosfera che seguono lo svolgimento delle attività, per una crescita armonica del bambino. Oltre ai progetti e ai laboratori ci siamo orientate per rendere il tempo scuola sempre più rispondente ai bisogni dei bambini, valorizzando i momenti della quotidianità, ovvero tutte quelle attività che svolte regolarmente, assumono un ruolo fondamentale nello sviluppo integrale del bambino.
Ore 08,00-09,00 | accoglienza in sezione |
Ore 09,00-10,00 | inizio della giornata con un breve momento di preghiera, aggiornamento del calendario, momento di condivisione, igiene personale, spuntino. |
Ore 10,00-11,30 | attività di progetto in sezione e a giorni alterni attività psicomotoria in salone, attività musicale , progetto lingua inglese. |
Ore 12,00-13,00 | pranzo in sezione |
Ore 13,00-13,30 | prima uscita |
Ore 13,30-15,00 | attività in sezione e riposo per i più piccoli |
Ore 15,30-16,00 | seconda uscita |
Ore 15,30-17,30 | tempo prolungato con uscita dalle ore 17,15 alle ore 17,30 |
Le Indicazioni nazionali del 2012 recitano “ il curricolo della scuola dell'infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano in sezione ed intersezione, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambiti di vita comune, ma si esplica in un'equilibrata integrazione di momenti di cura, relazione, apprendimenti, dove le stesse routine svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni”, per queste ragioni la programmazione è flessibile, aperta, in dialogo con la comunità educativa, compresi i bambini.
Sulla base della formazione e peculiarità di ogni insegnante, le attività sono organizzate nei seguenti progetti:
La scuola non è dotata di una cucina per la preparazione dei pasti, pertanto si avvale di una cucina esterna che fornisce i pasti ai bambini ed al personale. I rapporti con la dietista della mensa ( Cirfood di Brescia), sono collaborativi e sempre attenti alla scelta dei menù, alla valutazione di eventuali modifiche, nel rispetto di una alimentazione sana e variata.
In corso di anno scolastico il Collegio delle Insegnanti si riunisce per mettere in comune le valutazioni riguardo il percorso educativo-didattico che si sta vivendo, le osservazioni e annotazioni riguardo i traguardi raggiunti da ogni bambino, e dal gruppo dei pari, per verificare, vagliare la qualità degli interventi e le risposte dei bambini.
Le pratiche di documentazione sono intese come un processo che produce e lascia tracce per i bambini e gli adulti, rende visibile il percorso e le sue modalità di attuazione.
La valutazione degli apprendimenti ha la sua funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini perchè orientata a esplorare ed incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità di ogni bambino.
L'approccio pedagogico sulla valutazione degli apprendimenti diventa una pratica riflessiva e qualitativa, basata su documenti narrativi, osservazioni, annotazioni, che tengono in considerazione in termini positivi ciò che il bambino sa/fa nell'ottica di valorizzarlo e incoraggiarlo. L'osservazione rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le dimensioni del suo sviluppo; valutando il percorso di crescita possono evidenziarsi i tratti individuali, le modalità di approccio e interazione, le risorse e potenzialità e, talvolta, difficoltà e bisogni. ( linee pedagogiche del servizio integrato 0/6)
Per creare una memoria storica della scuola e di ogni bambino, le insegnanti si avvalgono di vari strumenti:
Le attività di IRC concorrono allo sviluppo integrale della personalità dei bambini, e discendono dal Concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa cattolica. La sua finalità è di ordine formativo-culturale, cioè di sviluppo di apprendimenti scolastici riferiti alla fede cristiana cattolica, (in dialogo con altre confessioni religiose), indipendentemente dalle proprie convinzioni personali. Questa attività è affidata alle insegnanti di sezione in possesso dell'idoneità rilasciata dal Vescovo di Brescia, e trova spazio nella progettazione annuale. La nostra scuola avendo chiara la visione antropologica cristiana, considera ogni aspetto dell'educazione ed ogni esperienza, caratterizzata dal riferimento ai Vangeli e la vita di Gesù; attraverso esperienze educative, attività e racconti specifici, i bambini sono portati a riflessioni, conoscenza e interiorizzazione di atteggiamenti e comportamenti di stile religioso. Pur rivolgendosi in alcune occasioni all'intero gruppo sezione, alcuni passaggi e proposte sono rivolte in maniera specifica ai bambini di 4 e 5 anni. Alla luce delle Indicazioni Nazionali 2012, e aderenti al Progetto Educativo, il nostro percorso si sviluppa attraverso alcune unità di apprendimento:
Il bambino : sua centralità all'interno del Creato; la sua famiglia.
Gesù, bambino come noi: la famiglia di Gesù
Il Mondo: scoprire il Creato e riconoscere il valore,l'essenza di Dono, rispetto e salvaguardia dell'ambiente, sentimento di gratitudine.
Attraverso narrazioni, libri, visione di fotografie e video si crea una situazione di curiosità ed interesse per i temi della nostra appartenenza alla famiglia di Dio, viene poi fatta un'analisi,una rielaborazione dei concetti affrontati per giungere a un “lavoro” condiviso e personale. La collocazione della scuola ai piedi dei Ronchi , ci consente di vivere esperienze all'aria aperta alla scoperta della bellezza della natura, per far scaturire sentimenti di meraviglia, rispetto e cura.
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando i vari linguaggi del corporeità, inventa storie e le esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e le varie attività creative
Sa esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, i sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale
Ascolta e comprende narrazioni, racconta ed inventa una storia; chiede ed offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare e definire regole
I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze, la curiosità e le domande su sé stessi, gli organismi viventi e i fenomeni naturali, trovano le risposte guardando i fatti, cercando di comprendere, accrescendo così la fiducia in sé e nelle proprie capacità.
Le “Linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica”( Legge 22 Giugno 2020), chiamano anche la scuola dell'infanzia ad introdurre l'insegnamento trasversale dell'educazione civica, che ruota attorno a tre assi: la Costituzione, lo Sviluppo sostenibile, la Cittadinanza digitale. Nella scuola dell'infanzia mediante il gioco, le attività educative e didattiche, le routine, i bambini sono sensibilizzati ai concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle difficoltà proprie e altrui; il concetto di salute e benessere, i bambini possono esser guidati all'esplorazione dell'ambiente naturale e umano in cui vivono, maturando atteggiamenti di cura, e rispetto per tutte le forme di vita e i beni comuni.
La scuola è il luogo dove “accoglienza” si traduce in ambiente di apprendimento, per rispondere ai bisogni di tutti i bambini.
La nostra scuola si propone di essere inclusiva attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze presenti in ogni bambino, e il rispetto di ogni tipo di difficoltà; attraverso una programmazione didattica strutturalmente inclusiva. Essere inclusivi alla scuola dell'infanzia significa dare a tutti i bambini, in modo equo, le stesse possibilità di crescita, rispettando così la dignità e la specificità di ognuno, riconoscendone i punti di forza.
La nostra scuola adotta alcune prassi che permettono di vivere in un ambiente accogliente e inclusivo, tra queste vi sono:
Durante l'emergenza pandemica da Covid-19 hanno trovato spazio i Legami Educativi A Distanza (LEAD), quali strategie inclusive che hanno permesso di mantenere con i bambini, non solo un contatto dal punto di vista emotivo, ma hanno dato vita alla creazione di “ nuove routine” che potessero dare fiducia ai bambini ed alle famiglie,degli appuntamenti virtuali che hanno contribuito alla continua interazione tra le insegnanti e i bambini, con le attività della scuola per continuare il nostro percorso anche con modalità diverse. Queste risorse possono essere rilanciate come momenti di continuità educativa.
Particolare attenzione è nei riguardi dei bambini che presentano una disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92,la scuola si avvale dell'ausilio di assistenti per l'autonomia messe a disposizione dal Comune di residenza e di insegnanti di sostegno incaricate dalla scuola stessa. Per questi bambini, annualmente viene elaborato il Piano Educativo Individualizzato (PEI).
La scuola si rapporta con la famiglia, la comunità ed altri servizi educativi e istituzioni del territorio, per una continuità ed una alleanza scuola/famiglia che si traduce in azioni e condivisione di obiettivi. Per l'ubicazione e la realtà in cui è inserita la nostra scuola, i rapporti con le altre scuole presenti nella zona, risultano difficili e spesso il passaggio alla scuola primaria vede destinazioni differenti per i bambini , pertanto viene consegnato un Profilo di conoscenza del percorso di ogni bambino che viene prima condiviso con i genitori, alla scuola del grado successivo. ( come previsto dalle Indicazioni 2012).
La nostra scuola è composta da:
Risorse esterne
Figure previste per Legge: Rspp; Medico Competente
Associazioni culturali, teatro Telaio.
Comando Polizia locale di Brescia
Formazione del personale: formazione e aggiornamento di taglio culturale e pedagogico didattico (corsi a tema condotti da esperti di educazione e pedagogia)
Formazione obbligatoria (DL193/07-ex 155/97-Haccp; DPR 151/11 antincendio; DL 81/08 sicurezza e pronto soccorso).
I rapporti con le famiglie prevedono la possibilità di colloqui personali in alcuni periodi dell'anno scolastico, per i bambini in uscita nel mese di Maggio i colloqui vertono sulla condivisione del profilo di continuità con la scuola primaria. Nel mese di Ottobre/Novembre i colloqui sono dedicati ai genitori dei bambini del primo anno per un confronto sull'avvio del percorso e la condivisione di osservazioni, punti di vista e aspettative.
All'inizio di ogni anno scolastico viene indetta un'assemblea per presentare ai genitori la programmazione annuale, le iniziative previste e insieme valutare proposte e collaborazioni. In quella sede avviene l'elezione dei rappresentanti dei genitori.
Nei mesi di Dicembre e Gennaio sono organizzati degli open-day per la presentazione della scuola e del Ptof ai genitori per le iscrizioni dei bambini alla frequenza della scuola. Nel mese di Giugno viene convocata un'assemblea con i genitori dei bambini che inizieranno la frequenza nel nuovo anno scolastico per fare la conoscenza delle nuove famiglie, e pianificare insieme i tempi e le modalità degli inserimenti.
Nel mese di Maggio a conclusione del percorso annuale, viene organizzato un momento di festa a condivisione delle esperienze vissute, con la consegna dei diplomi ai bambini in uscita.
I rapporti con i genitori rappresentanti è molto importante e fondamentale per la condivisione di idee, proposte, per poter avere delle figure tramite tra le famiglie e la scuola in entrambe le direzioni, per portare alla luce eventuali criticità e trovarne insieme le soluzioni.
Ogni anno il Collegio delle Insegnanti individua degli obiettivi di miglioramento, sia nei riguardi della struttura che deve essere sempre curata e all'altezza del suo compito, ma anche nei riguardi di aspetti didattici da rendere sempre più efficaci ed inclusivi, anche sulla base di un confronto con le famiglie.
Documento definito ed approvato dal Collegio Docenti, in data 30 Dicembre 2021.
Approvato dal Presidente e dal Direttore in data 04 gennaio 2022.
ALLEGATI
• Programmazione educativo-didattica annuale
• Piano per l'inclusione (Pai)
• Calendario scolastico annuale